Chissà per quanto tempo le parole
sopravvivano una volta uscite
dalla nostra bocca.Chissà dove atterreranno
se consoleranno, o faranno del male.Se saranno una carezza
o un pugno allo stomaco.Se scalderanno le notti
a un’anima persa.O agiteranno l’anima
di un amico ferito.Chissà se sono state spese bene,
o se l’abbiamo spese male.Quanti figli della vita
abbiamo consolatoQuanti ne abbiamo feriti.
Le parole escono dalla bocca
e arrivano al cuore.Consolando ferendo
a volte uccidendo
oppure regalando un sogno.La parole sono un dono
del uomo saggio,
un’arma l’incosciente.Regalano sogni, pace e serenità
Oppure tormento odio per l’eternità.
Silvana Stremiz
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